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Chi siamo

Qualche informazione su di noi

La nostra avventura inizia nel 1986, anno in cui abbiamo inaugurato a Mondellebotte (Bačva), nei pressi di Visignano, la locanda a gestione familiare “Milena”.

La specialità che proponevamo agli ospiti era il baccalà in bianco, che fu gradito al punto tale da iniziare ad essere ordinato anche per asporto. La costante richiesta di baccalà ci ha spinto quindi a produrlo in proprio e a distribuirlo all'ingrosso.

Nel 1996 abbiamo così messo in funzione il nostro primo impianto per la lavorazione del baccalà e iniziato a commercializzare il prodotto sul mercato nazionale. Il successo ottenuto ci ha portati sia ad accrescere il volume di produzione che ad ampliare l'assortimento di prodotti a base di baccalà. Nell'ottobre 2006, con l'introduzione del sistema HACCP per il controllo della qualità nel processo di produzione alimentare, abbiamo compiuto ulteriori progressi in termini di qualità del prodotto e di soddisfazione della clientela.

Cinque anni dopo abbiamo costruito un impianto moderno e conforme ai più rigidi standard europei, grazie al quale ora possiamo disporre di eccellenti prodotti a base di baccalà da esportare su nuovi mercati. Inizialmente la nostra produzione si limitava a confezioni di baccalà in bianco alla rinfusa, ma la costante domanda e il desiderio di offrire qualcosa di nuovo al mercato ci ha stimolato ad ampliare l'assortimento dei nostri prodotti.

Abbiamo quindi arricchito il classico baccalà in bianco con nuovi gusti e creato nuovi prodotti di altissima qualità: il Bakalar pikantino (Baccalà pikantino, con chili e peperoncino), il Bakalar oliveto (Baccalà oliveto, con olive e olio d'oliva) e il Bakalar tartufino (Baccalà tartufino, con tartufi neri). Il 2010 ha segnato l'arrivo di un'ulteriore specialità: il Bakalar šugo (Sugo di baccalà). Oggigiorno la nostra produzione si suddivide in due linee di prodotti (HoReCa e Gourmet), entrambe confezionate in atmosfera controllata. La nostra impresa famigliare è nata dalla passione per questo delizioso pesce norvegese, per la cucina casalinga delle nostre mamme e per l'Istria.

La storia del baccalà

Il merito di aver introdotto il baccalà in territorio croato, e in particolare in Istria, nel Quarnero e in Dalmazia, è da attribuirsi al commerciante e nobile veneziano Piero Querini.

Il 25 aprile 1431 Querini salpò dall'isola di Creta, che all'epoca si trovava sotto il dominio veneziano, proprio come il territorio croato. In qualità di capitano guidò la propria nave mercantile verso i porti di Bruges e Anversa per effettuarvi degli scambi commerciali. Una volta superata La Manica, sopraggiunse però una terribile tempesta che provocò l'affondamento della nave. Querini e i marinai sopravvissuti proseguirono il loro viaggio su alcune scialuppe di salvataggio. Il maltempo li trasportò fino all'estremità settentrionale della Norvegia, in prossimità dell'arcipelago delle Lofoten, dove vennero accolti dai padroni di casa e fu loro offerto ciò di cui disponevano in abbondanza: il pesce STOKVIS (baccalà o GADUS MORHUA).

Da buon commerciante, Piero Querini tornò in patria portando con sé grandi quantità di baccalà e inaugurò così nuove rotte mercantili. La sua iniziativa può essere considerata idealmente come l'evento con cui far coincidere l'ingresso del baccalà nella cucina mediterranea.

La vera storia dei viaggi del baccalà inizia però nel XVI secolo, quando l'importazione di questo pesce nei paesi europei raggiunse livelli notevoli. Alla base dell'utilizzo del baccalà vi era la grande povertà che regnava allora in Europa. Se da un lato i ricchi mangiavano il pesce fresco, i poveri si dovevano accontentare di quello secco. Con il passare del tempo le cose sono cambiate e il baccalà è diventato una delizia sempre più presente anche sulle tavole dei ricchi, specialmente durante le festività o i periodi di digiuno, da gustare in centinaia di varianti.

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